Le partizioni su sistemi Linux

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partizionamento con fdisk
partizionamento con fdisk

Tutti i sistemi operativi, anche DOS e Windows si installano all’interno di una partizione, ovvero una sezione del disco. Generalmente su Windows i dischi vengono partizionati con un’unica grande sezione che conterrà al suo interno sia il sistema operativo, sia i programmi sia tutti i dati, i documenti, la musica, etc…

Questo comporta che in caso di formattazione verranno persi tutti i dati, compresi i dati personali cui siamo generalmente interessati. Su Windows le partizioni sono riconosciute per lettera, siamo abituati a pensare come C: la prima partizione, D: la seconda partizione se esiste, altrimenti il lettore CD. Però quest’ordine è assolutamente arbitrario e può essere modificato dagli utenti più esperti.

Su Linux le partizioni sono identificate dal tipo di canale (bus), dal disco (identificato da una lettera alfabetica) e quindi dal numero di partizione (un numero). Nel caso di dischi IDE/ATA il nome sarà ad esempio hda1 (prima partizione del primo disco), hda2 (seconda partizione del primo disco), hdb1 (prima partizione del secondo disco), mentre nel caso di dischi SCSI o SATA la h diverrà una s, quindi sda1, sda2, sdb1, etc…

Tuttavia Ubuntu quando possibile cerca di utilizzare il driver SCSI anche per i dischi ATA per cui la maggior parte delle volte anche i dischi IDE vengono riconosciuti come fossero SATA. Questa stranezza può portare inizialmente a confusione.

Mentre Windows si installa unicamente su partizioni FAT e NTFS, Linux invece può essere installato su numerosi tipi di file system, i più apprezzati e usati sono ext2, ext3 e reiserfs. V’è però una notevole differenza nel supporto della memoria virtuale, su linux denominata swap.

Tutti i Windows creano un file chiamato pagefile.sys sulla radice delle unità dove risiede il sistema operativo e questa possibilità è offerta anche su linux, tuttavia la pratica abituale consiste nel creare una partizione dedicata a questa attività, proprio di tipo Linux Swap.

Durante l’installazione di qualsiasi Linux sarà chiesto, oppure sarà creata automaticamente una partizione di swap, di circa 1,5 volte la quantità di RAM installata nella macchina

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Roberto Ercolese
Web designer e webmaster freelance. Appassionato di comunicazione e nuove tecnologie, sviluppo e gestisco siti web vetrina, e-commerce, magazine dal 1995. Studio l’usabilità dei siti per una migliore fruizione dei contenuti da parte degli utenti.

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