Esplora file: una guida ai segreti dell’interfaccia di Windows

Trucchi e segreti dell'interfaccia di Esplora file: accendiamo un faro sul comportamento della shell di Windows

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Con Windows 10 la storica interfaccia di Windows che permette l’accesso a file e cartelle facilitando la loro gestione è stata rinominata da Esplora risorse a Esplora file  anche se in molti preferiscono utilizzare l’appellativo Windows Explorer.

Di seguito presentiamo alcuni trucchi e segreti per l’utilizzo della funzionalità Esplora file di Windows. Certi saranno sicuramente noti a chi ci segue da tempo, altri invece potrebbero rappresentare una novità.

Aprire rapidamente Esplora file

Per aprire velocemente una finestra di Esplora file in Windows è sufficiente premere la combinazione di tasti Windows+E.
In alternativa basta fare clic con il tasto destro del mouse sul pulsante Start (oppure premere Windows+X) quindi scegliere la voce Esplora file (queste ultime istruzioni si riferiscono alle varie versioni ed edizioni di Windows 10).

Con un clic sul menu Visualizza quindi sul pulsante Opzioni nella barra in alto, si potrà ad esempio scegliere Questo PC per fare in modo che la prima finestra di Esplora file mostri sempre le unità collegate al sistema in uso.


Le caselle nel riquadro Privacy consentono di stabilire se nella sezione Accesso rapido (colonna di sinistra) debbano essere mostrati o meno i file e le cartelle aperti di recente.

Funzionalità Accesso rapido: alternativa alla Timeline di Windows 10

La funzionalità Accesso rapido permette di ottenere un elenco dei file aperti di recente.
Nell’articolo Esplora file: come raggruppare i dati e usare un’alternativa alla Timeline abbiamo visto come tale strumento rappresenti un’opzione rispetto alla nuova Timeline di Windows 10 per conoscere l’elenco dei file sui quali si è lavorato da poco.

Mostrare le estensioni dei file e le cartelle nascoste

Un intervento dal quale non si dovrebbe mai prescindere è l’attivazione della visualizzazione delle estensioni dei file conosciuti e la visualizzazione delle cartelle nascoste.

Per procedere, in Windows 10 basta cliccare sul menu Visualizza quindi sul pulsante Opzioni di Esplora file e infine spuntare le due caselle Estensioni nomi file ed Elementi nascosti.

Attenzione ai file desktop.ini contenuti nelle cartelle

Anche nelle più recenti versioni di Windows qualunque cartella può contenere dei file “descrittivi” con estensione .ini.
Si tratta di file di sistema che non sono direttamente visibili e la cui presenza può essere notata solo disabilitando la casella Nascondi i file protetti di sistema nelle opzioni delle cartelle.

La finestra può essere raggiunta anche premendo Windows+R quindi digitando rundll32.exe shell32.dll,Options_RunDLL 0 e facendo clic sulla scheda Visualizzazione.




Aprendo con un normale editor di testo i file .ini (si provi ad esempio a digitare notepad %userprofile%\Desktop\desktop.ini si noterà che viene usato l’attributo .ShellClassInfo per definire il nome e l’icona da assegnare alla cartella del desktop. E questo succede per molte altre cartelle.
Anziché visualizzare il percorso completo della cartella, in questi casi Windows si limita a mostrare solamente una breve stringa (Desktop, Download, Documenti,…) con un’icona personalizzata, diversa da quella predefinita.

Nel caso della cartella Desktop, viene aperto il file shell32.dll contenuto nella directory %SystemRoot% (di solito C:\Windows) e utilizzata la stringa di testo memorizzata con identificativo 21769. La riga successiva fa sì che la cartella abbia un’icona diversa da quella predefinita.

In corrispondenza di LocalizedResourceName è possibile anche indicare un nome arbitrario.
Provate ad esempio a copiare il file desktop.ini in una cartella di propria scelta e modificatelo così:

Aprendo il prompt dei comandi con i diritti di amministratore, quindi portandosi al livello superiore rispetto alla cartella nella quale si è creato il file desktop.ini, si dovrà digitare attrib +s seguito dal nome della directory. In questo modo la cartella diverrà una directory di sistema e le impostazioni definite via desktop.ini saranno applicate.

Per annullarle basterà ovviamente digitare attrib -s seguito dal nome della directory e rimuovere il file desktop.ini.

Esplora file può potenzialmente visualizzare qualunque contenuto, non soltanto file e cartelle. Si prenda la cartella C:\Windows\Fonts: aprendola Windows mostrerà un’anteprima delle fonti di carattere installate sul sistema.
Esaminando il file desktop.ini si troverà un riferimento a un lungo CLSID: attraverso di essi (si tratta di identificativi impostati a livello di registro di sistema) si può fare riferimento a librerie DLL che si occuperanno di mostrare in Esplora file qualunque genere di contenuto.

Giunzioni e collegamenti simbolici

Alcune cartelle di sistema sono addirittura delle giunzioni ovvero dei puntatori che a livello di file system fanno riferimento a una diversa locazione di memoria.



Per verificare i reali percorsi delle varie cartelle di sistema basta digitare dir /as al prompt dei comandi. Provate ad esempio a digitare cd %userprofile% quindi dir /as: si leggeranno tra parentesi quadre i percorsi reali di ciascuna cartella (si noti la presenza dell’indicazione JUNCTION).

Passare rapidamente da una cartella all’altra ed estrarre i percorsi

Fatta eccezione per le cartelle di sistema, cliccando sulla casella in Esplora file che contiene i nomi delle varie directory, è possibile leggere e copiare (CTRL+C) il percorso completo.

Non solo. Cliccando sulla piccola freccia accanto al nome di ciascuna cartella si può accedere alla lista delle sottodirectory in essa contenute e passare rapidamente al loro contenuto.

 

Cercare file e oggetti di grandi dimensioni

La casella di ricerca di Esplora file è spesso ignorata; in realtà essa consente di trovare rapidamente ciò che si sta cercando.



Riavviare Esplora file e risolvere i problemi che impediscono di lavorare

Il funzionamento di Esplora file dipende da explorer.exe. Il processo resta costantemente in esecuzione sul sistema ma se non venisse caricato all’avvio potrebbe portare alla comparsa di una schermata nera: Windows 10, schermo nero all’avvio o dopo il login.

In caso di problemi, anche quando non si riuscisse a cancellare un file, arrestare explorer.exe e riavviarlo risulta risolutivo: Non riesco a cancellare un file: soluzione per un problema molto comune.


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Roberto Ercolese
Web designer e webmaster freelance. Appassionato di comunicazione e nuove tecnologie, sviluppo e gestisco siti web vetrina, e-commerce, magazine dal 1995. Studio l’usabilità dei siti per una migliore fruizione dei contenuti da parte degli utenti.

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